Etnoarcheologia
La disciplina consente di indagare i meccanismi che entrano in gioco nella formazione dei record archeologici e delle macrotracce determinate sui manufatti nel corso delle diverse fasi di produzione, uso e abbandono. La possibilità di comparare le tracce tecniche macro e microscopiche presenti sui reperti archeologici e sui manufatti etnici la rende un importante referente metodologico e interpretativo, in particolare per le ricerche sulla ceramica e sulle materie prime vegetali.
La Sardegna, terra di tradizioni radicate dove le attività artigianali si sono tramandate fedelmente fino a tempi attuali o sub-attuali, è un osservatorio privilegiato per cogliere il ruolo indubbiamente rilevante delle materie prime vegetali nella vita domestica e in determinate attività economiche, sia attraverso le ricerche degli antropologi che attraverso il contatto diretto con gli artigiani ancora operanti.
La possibilità di osservare direttamente il patrimonio etnografico di una comunità lagunare attuale (gli artigiani delle materie prime vegetali nella regione del Sinis, Cabras, Oristano) ha consentito di individuare le essenze vegetali tradizionalmente impiegate nelle zone umide e di ricostruire per esse -al pari delle altre materie prime- una sequenza articolata di fasi che conduce dalla raccolta -attraverso l'essiccazione, il trattamento, il taglio, l'intreccio, etc. - alla realizzazione di strutture, attrezzature, imbarcazioni e alla fabbricazione di arredi, suppellettili, etc.
Sulle riproduzioni etnografiche è stato possibile effettuare osservazioni concernenti la funzione/funzionalità dei manufatti e la durevolezza nel tempo in relazione all'uso e all'eventuale esposizione ad agenti atmosferici.
Le informazioni raccolte a livello etnografico si sono rivelate utili nelle attività di archeologia sperimentale, quali la raccolta di particolari essenze vegetali (effettuata in determinati periodi dell'anno) e il successivo trattamento a mezzo di manufatti sperimentali. Ha inoltre consentito, ad esempio, di riconoscere e interpretare impronte di intrecci conservate sui manufatti ceramici, attestandone dunque la presenza già presso le comunità preistoriche.
Pubblicazioni
- CAPPAI R., DORO L., MANCA L., MELIS M. G., PIRAS S. , Between research and tourism: a case of integrated experimental archaeology in Sardinia , in GHEORGHIU D., CHILDREN G. (edited by), Experiments with past materialities, 14th EAA meeting, Malta , 16-21 Settembre 2008 , BAR Int Series S2302 , 2011 , pp. 117-131
- PIRAS S. , Materie prime vegetali dalle zone umide, tra etnologia e archeologia sperimentale , in Uomo e territorio. Dinamiche di frequentazione e di sfruttamento delle risorse naturali nell'antichità, Atti del Convegno Nazionale dei Giovani Archeologi, Sassari, 27-30 settembre 2006 , Muros , Stampacolor , 2010 , pp. 54-60