Sedilo

Sedilo

Le ricerche nel territorio di Sedilo si sono sviluppate inizialmente nell’ambito del “Progetto Iloi” (www.progettoiloi.it), coordinato da Giuseppa Tanda. La grande quantità di dati raccolta nel corso della ricerca pluriennale è confluita in monografie e articoli scientifici.

In tempi recenti sono stati analizzati alcuni dati concernenti le indagini sul campo di Maria Grazia Melis nella necropoli a domus de janas di Ispiluncas e nel complesso nuragico di Iloi.

Il primo, nel campo dell’industria litica (Cappai e Melis 2005-2008; Melis, Cappai 2006), prende lo spunto dal ritrovamento dei prodotti della scheggiatura all’interno delle tombe 3 e 32 di Ispiluncas. Questi elementi mostrano innanzitutto che una parte della scheggiatura fu eseguita nella necropoli. Inoltre tale evidenza apre la discussione sul valore delle operazioni di scheggiatura come gesti appartenenti al rituale, benché lo stato attuale delle ricerche ne limiti fortemente il campo a causa della cattiva qualità dei dati disponibili. Lo studio si amplia nell’analisi di altre categorie di reperti, i picchi da scavo, i manufatti usati e non, i manufatti frammentati intenzionalmente, per evidenziare da un lato la possibile connessione con i rituali funerari, dall’altro la necessità di approfondire le indagini attraverso l’analisi funzionale, per acquisire risposte ai quesiti intorno alle modalità d’uso, all’intenzionalità delle fratture etc.

La seconda linea di ricerca riguarda l’architettura nuragica. Lo scavo delle strutture 1, 5 e 14 di Iloi ha offerto preziosi elementi sulla copertura delle strutture, a corbellatura per mezzo di lastre di varia forma. Ha inoltre fornito la testimonianza in situ dell’uso di piccoli conci prismatici, utilizzati come materiale da costruzione, con la funzione di colmare le lacune tra i conci poligonali (Melis 2006, 2012).