Stage di archeologia sperimentale sulla materia dura animale
Università di Sassari, 17-18 Maggio 2010.
Gli interventi di Noëlle Provenzano e Ztuzsanna Toth hanno riguardato l'analisi dell'industria in materia dura animale. Mentre la prima comunicazione, dal titolo: "La tecnologia ossea: viaggio dal Neolitico all'Età del Bronzo", ha fatto il punto sui moderni metodi d'indagine sulla materia dura animale, dimostrando con ricchi esempi l'applicabilità e i risultati di tali analisi, la seconda, dal titolo: "Bone, antler and tusk tools of the Néolithic period in Hungary", ha permesso di conoscere la produzione in materia dura animale del neolitico ungherese, con particolari riferimenti al neolitico finale.
La presentazione dell'argomento, la cui complessità è stata dissipata da una chiara presentazione, da un ricco corredo fotografico e dai numerosi esempi pratici, è stata resa ancor più interessante dalla visione diretta dei manufatti prodotti sperimentalmente da Noëlle Provenzano.
L'esperienza didattica si è conclusa con una sessione sperimentale, in cui gli studenti presenti hanno avuto l'occasione di mettere in pratica alcuni procedimenti di lavorazione usati durante la preistoria. Per un primo approccio alla materia, alcuni allievi hanno preferito lavorare delle costole di bovino al fine di arrivare alla bipartizione del blocco. Altri, hanno deciso di applicare il "rainurage" ad una scapola di bovino, nell'obiettivo di estrarne un supporto discoidale.